MUSCARI
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I MUSCARI
sono bulbose diffuse in Europa ed Asia.
Li troviamo fioriti già in Autunno con sottili spighe di piccoli fiori a campanula, sormontate da una sorta di pennacchio blu intenso.
Sono facili da coltivare e continuo a sorprendermi trovandoli in macchie naturali anche nel parco vicino a casa. Una delle specie più diffusa in Italia è la comosum che si trova facilmente nei prati incolti e ai bordi delle strade.
Amano le posizioni soleggiate o a mezz’ombra.
Sono piante resistenti sia al freddo invernale che al caldo estivo.
In estate si possono estrarre i piccoli bulbi dal terreno e metterli a dimora: si conservano fino alla fine dell’Estate(dopo averli fatti asciugare al sole) al fresco buio e asciutto per poi rimetterli ancora a dimora.
I muscari si possono anche coltivare in vaso e vanno un po’ annaffiati anche in Primavera.
Come i Giacinti, possono essere forzati per avere belle fioriture nel periodo Dicembre/Febbraio.
vedi post sui Giacinti: http://www.donislab.com/2019/02/15/hyacinthus-giacinto/
Il nome deriva deriva dalla parola greca musk che significa muschio, tale nome è dovuto al fatto che alcune specie di muscari emanano un profumo simile a quello del muschio.
Nel linguaggio dei fiori e delle piante la muscari simboleggia l’utilità.
CURIOSITA’
I bulbi della varietà comosum vengono usati nella cucina pugliese e lucana (più conosciutu con il nome di lampascioni).
I piccoli bulbi vengono tolti dal terreno, privati della protezione esterna (come le cipolle) e lasciati in acqua per almeno 60′ perchè contengono un lattice molto amaro da attenuare.
Sono cucinati stufati, oppure bolliti in acqua e aceto per poter essere messi in vasi sott’olio, spesso aromatizzati con timo e peperoncino.
I lampascioni hanno un particolare sapore, da principio amarognolo, in seguito dolciastro e gradevole.